Mondiale della Pace – Marsili: “Ora vorrei combattere per il Mondiale”
“Una battaglia spettacolare che ha entusiasmato il pubblico” questa è la migliore definizione della sfida tra i pesi leggeri Emiliano Marsili e Victor Betancourt valevole per il campionato per la pace WBC svoltasi venerdì 24 febbraio al Palazzo dello Sport di Roma. Victor Betancourt aveva detto di essere venuto a Roma per combattere, invitando Marsili a non scappare, e Marsili lo ha accontentato rispondendo agli attacchi di Betancourt, spesso anticipandoli, sferrando combinazioni entusiasmanti per gli spettatori che hanno intonato cori da stadio calcistico. Un tifo simile ha sicuramente dato una marcia in più a Marsili che fin dal primo round ha dovuto combattere con una ferita sul volto provocata da una testata di Betancourt. In ogni round il messicano partiva all’assalto sferrando anche dei larghi ganci al viso ed ai fianchi di Marsili, pugni che avrebbero spedito al tappeto la maggior parte dei pugili ma che non hanno sortito alcun effetto su Emiliano che evidentemente era allenato al meglio. Marsili ha vinto perché ha sempre dato l’impressione di avere sotto controllo l’avversario, anche quando Betancourt attaccava e sembrava pericoloso. In realtà, dopo aver subìto per qualche secondo, Marsili usciva sempre dalla situazione di pericolo sferrando le sue combinazioni che facevano indietreggiare Betancourt. A quel punto, il pubblico esplodeva dimostrando il suo affetto per Marsili. Nel corso del settimo round, Betancourt ha colpito con l’ennesima testata Marsili aggravando la ferita e l’arbitro Massimo Barrovecchio ha chiamato il medico che ha deciso di interrompere la sfida. Come prevede il regolamento del World Boxing Council, la vittoria è stata assegnata al pugile in vantaggio sui cartellini dei tre giudici e quindi ad Emiliano Marsili. Questi i cartellini: 69-64, 68-64 e 70-62. Molti spettatori avrebbero voluto vedere la battaglia proseguire per tutte le dodici riprese, ma chi ha visto la ferita sul volto di Marsili ha approvato la decisione del medico:
“Ha fatto bene ad interrompere la contesa perché era una ferita che poteva diventare pericolosa per Emiliano” hanno detto in coro l’allenatore Mario Massai e l’ex campione del mondo dei pesi welter Alessandro Duran che ha commentato per Fox Sports (insieme al giornalista Mario Giambuzzi).
“Avrei voluto proseguire perché stavo crescendo e Betancourt mi ha dato l’impressione di essere stanco – commenta Emiliano Marsili – e credevo di poter chiudere la contesa nel giro di uno o due round. Sarebbe stato il massimo, anche per i miei tifosi, vincere per ko. Il medico mi ha fermato perché la ferita sotto l’occhio sinistro era troppo vicina alla palpebra e si è allargata ancor di più dopo la terza testata che mi ha sferrato Betancourt. Sono molto orgoglioso di aver ricevuto i complimenti da Alessandro Duran e Nino Benvenuti, due fuoriclasse che sono diventati campioni del mondo. Il titolo mondiale è l’unico obiettivo che manca nella mia carriera. Per raggiungerlo, continuo a combattere a 41 anni. Il titolo della pace WBC è un passo in quella direzione. Se non dovessi combattere per il mondiale in tempi brevi, appenderei i guantoni al chiodo.”
Adesso il record di Emiliano Marsili è di 36 vittorie e 1 pari, mentre quello di Victor Betancourt è di 22 vittorie e 2 sconfitte.
A bordo ring erano presenti numerosi personaggi dello spettacolo come la regista Cinzia Th Torrini (che ha diretto tante serie televisive di grande successo), l’attore Ralph Palka (che aveva un ruolo in “Elisa Di Rivombrosa”), l’autore e cantante Federico Zampaglione dei Tiromancino, la band dei Motel Noire. Grande amico di Marsili, Federico Zampaglione ha commentato l’impresa di Emiliano: “Si sapeva che sarebbe stato un match duro, ma Emiliano ha tirato fuori il meglio di sé. Ha vinto alla grande e sono certo che avrebbe vinto anche se il match fosse proseguito fino al termine della dodicesima ripresa perché Betancourt è partito fortissimo e forse non avrebbe avuto il fiato per reggere fino in fondo. Comunque, la decisione del medico va rispettata.” Nino Benvenuti è stato il più richiesto dagli spettatori che non hano voluto lasciarsi sfuggire l’opportunità di farsi un selfie con l’ex campione del mondo dei pesi superwelter e dei pesi medi.
Nel co-main event, valevole per il vacante titolo europeo dei pesi medi, Kamil Szeremeta ha mantenuto la propria imbattibilità spedendo due volte al tappeto Alessandro Goddi nel corso della seconda ripresa. Goddi si è rialzato, ma il suo team ha gettato la spugna per evitargli una punizione ancora più dura. Szeremeta aveva un record di 16 vittorie consecutive, solo due prima del limite, e quindi non si pensava avesse la potenza per risolvere con tanta autorevolezza la contesa. Inoltre, si sapeva poco di lui perché non aveva mai combattuto all’estero. Ma negli ultimi anni la Polonia ha prodotto molti pugili di qualità che sono diventati campioni del mondo e quindi non c’è da stupirsi se uno sconosciuto pugile polacco diventa campione d’Europa dominando un avversario più esperto.
Godibili anche i combattimenti del sottoclou, sulla distanza delle sei riprese. Nella categoria dei pesi piuma, Carmine Tommasone ha superato ai punti Milan Savic facendo esplodere di gioia i suoi numerosi sostenitori venuti in pullman da Avellino e ben visibili sulla tribuna del palasport in quanto indossavano tutti la stessa maglietta. Nei pesi superpiuma, Devis Boschiero ha prevalso ai punti su Edwin Tellez. Nei pesi supermedi, Andrea Di Luisa ha battuto ai punti Djordje Markovic. Nella stessa categoria, Ivan Zucco ha demolito in quattro riprese Alexander Bojic. Nei pesi leggeri, il venezuelano Samuel Gonzalez ha facilmente sconfitto ai punti Franklin Varela
“Sono molto soddisfatto dai risultati raggiunti con questa riunione – spiega Salvatore Cherchi, presidente dell’Opi 82 – che ho organizzato con il supporto della FPI, del Coni e del Ministro dello Sport Luca Lotti. I combattimenti sono stati all’altezza delle aspettative, il pubblico era entusiasta, Fox Sports ha inviato al Palazzo dello Sport, oltre ai due commentatori, un giornalista a bordo ring (Andrea Paventi) ed ha allestito uno studio in cui erano presenti il giornalista Marco Russo ed il nostro pugile Emanuele Blandamura. Insomma, la produzione televisiva è stata di alto livello. Abbiamo avuto anche la web tv, strumento indispensabile per raggiungere il pubblico giovane: Eleven Sports era presente con tre giornalisti che hanno intervistato i pugili ed i personaggi dello spettacolo. I video sono stati pubblicati sul sito elevensports.it. L’unico motivo per cui posso recriminare è la capienza del palasport: abbiamo avuto l’agibilità per 1.500 persone mentre i posti in tribuna sono 3.500.”